Cotone biologico, bambù, canapa, lino... non c'è niente di più piacevole da indossare sulla pelle, e da aggiungere al proprio guardaroba etico!
E prendendosene cura nel modo giusto i nostri capi preferiti durano di più, mantenendo nel tempo le caratteristiche che ce li hanno fatti scegliere, e possiamo goderceli più e più volte e ammortizzare al meglio l'investimento.
Come trattare con amore l'abbigliamento in tessuti naturali vegetali?
Abbiamo chiesto a chi se ne intende: Federica Novelli, stilista, sarta (e tutto il resto) de La Sartoria Vagante, diventato in breve tempo uno dei nostri brand preferiti, per quanto riguarda i consigli sulla cura dei capi, dal lavaggio alla stiratura alla sistemazione nell'armadio, e la nostra Raffaella per quanto riguarda la guida alla scelta e all'acquisto dei detersivi Stiletico-approved.
E ora la parola a Federica! (queste nella foto sono le nuove stoffe per la Primavera/Estate, la morbidezza si sente già solo a guardarle!)
E ora la parola a Federica! (queste nella foto sono le nuove stoffe per la Primavera/Estate, la morbidezza si sente già solo a guardarle!)
Ci sono regole generali per il buon mantenimento di tutti i tipi di tessuti naturali, anche se poi lavaggio e stiratura si differenziano per ogni materiale; questi, i suggerimenti per gli abiti de La Sartoria Vagante:
LAVAGGIO: è sempre preferibile lavare a mano e non strizzare eccessivamente forte, per non rischiare di rompere le fibre quando il materiale è bagnato, e quindi più vulnerabile alla rottura; nel caso non fosse possibile il lavaggio manuale, possiamo procedere con la lavatrice, impostando il ciclo delicato a 30° e centrifuga delicata. Utilizzare sempre saponi neutri, naturali e non aggressivi (no candeggine, né acchiappacolori), sia per salvaguardare i tessuti, che per l’ ambiente. Devo dire che alle volte mi è capitato di dover togliere delle macchie di unto, ed ho utilizzato un prodotto spray tipo viavà (da usare sempre all’ aperto perché l’ odore mi sembra tossico!), e non ho mai avuto problemi. Consiglio comunque di provare prima in una zona interna/nascosta dell’ indumento, e solamente dopo, procedere con il trattamento. Consiglio infine di lavare separatamente da altri capi almeno le prime 2/4 volte, i capi colorati scuri (nero, rosso, blu, verde, etc), perché non essendo colori fissati in maniera chimica, all’ inizio perdono un po’ di intensità in acqua, rimanendo invece inalterati nel prodotto finito.
ASCIUGATURA: il tessitore dei miei tessuti, vieta l’utilizzo dell’ asciugatrice e suggerisce di stendere i capi in piano, in orizzontale. Io non ho l’asciugatrice, quindi non posso essere utile su questo argomento, ma posso dire di aver sempre steso i miei abiti in verticale (cioè come tutti gli altri, al filo o negli stendini) e non è mai successo niente, fatta eccezione per i tessuti iper-fini, i quali vanno davvero stesi in piano, per evitare che cedano in lunghezza.
STIRO: Molti tessuti naturali, come il bambù, se stesi in maniera corretta (ad esempio su una gruccia), spesso non hanno nemmeno bisogno di essere stirati; ce ne sono altri, invece, tipo lino, canapa, cotone non elasticizzato, che devono essere stirati per perdere le grinze che altrimenti non vanno via con la sola asciugatura. Queste le indicazioni generali, anche se poi è sempre meglio chiedere direttamente a chi produce il capo, e/o rifarsi alla sua etichetta.
STIRO: Molti tessuti naturali, come il bambù, se stesi in maniera corretta (ad esempio su una gruccia), spesso non hanno nemmeno bisogno di essere stirati; ce ne sono altri, invece, tipo lino, canapa, cotone non elasticizzato, che devono essere stirati per perdere le grinze che altrimenti non vanno via con la sola asciugatura. Queste le indicazioni generali, anche se poi è sempre meglio chiedere direttamente a chi produce il capo, e/o rifarsi alla sua etichetta.
- Bambù: non ha bisogno di essere stirato, oppure, in alternativa, utilizzare sempre una temperatura bassa;
- Canapa: necessita di essere stirata ad alte temperature e con vapore, soprattutto se si tratta di tessuto non elasticizzato; se invece si tratta di magline, allora porre maggiore attenzione;
- Lino: come canapa;
- Cotone: sia tessuto che maglina, si può stirare a temperatura medio/alta e con vapore;
- Mais: assolutamente vietato stirarlo perché fonde! Pensate ai pop-corn, ed immaginate che al tessuto di mais sotto al ferro, succede la stessa cosa; provare per credere! Quando utilizzo il tessuto bambù/mais o cotone/mais, stiro sempre da dritto (perché il mais solitamente costituisce la parte interna del tessuto), a temperatura media, e con un panno protettivo.
Ricordate inoltre di fare attenzione alle cuciture, che spesso sono in materiale sintetico (sia per la maggiore resistenza del filato, che per il suo costo nettamente inferiore rispetto al filo di cotone), e come tutti i sintetici, non nutrono particolare simpatia per le alte temperature (pensate a cosa succede se passate il ferro da stiro su una stampa plastica: si fonde!).
Concludiamo segnalando due negozi online dove poter acquistare prodotti di diverse marche citate in un unico ordine (non tutte le altre marche proposte sono in lista cruelty-free).
COME RIPORRE: i capi naturali si classificano così perché non hanno tessuti sintetici al loro interno che tengono le forme, quindi, nel caso di jersey e magline, consiglio sempre di riporre nell’ armadio in maniera ben piegata e non appesa, di modo da limitare il rischio di cedimento in lunghezza del vestito in questione. Per quanto riguarda i tessuti non elasticizzati, invece, non c’è nessun “rischio cedimento”, e potete tranquillamente appenderli, evitando, anzi, di creare delle grinze.
Inutile dire che i nostri capi naturali sono un po’ come lo specchio del nostro corpo: meglio li trattiamo, e meglio si conservano, durando più a lungo ed evitandoci di acquistare decine di abiti a stagione, se non per il nostro piacere!
Grazie Federica per il tuo prezioso contributo! Vi ricordiamo di seguire La Sartoria Vagante su facebook e instagram per restare aggiornate su tutte le novità e per sapere dove e quando trovare Federica ai vari mercati. Altrimenti, per informazioni e/o per accordarsi per una spedizione, basta contattarla, tramite i social network, all'indirizzo email federica.novelli (at) gmail.com o se si tratta di una cosa urgente anche per telefono al 339-8146659.
E cogliamo l'occasione per parlare di detersivi, che siano vegan, cruelty free, efficaci e delicati: una scelta consapevole, per i capi che laviamo, per noi che li indossiamo, per l'ambiente.
In primis ricordiamo di controllare sempre che la marca d'interesse sia realmente certificata/autocertificata cruelty-free (non mancano i bollini pseudo tali). Sull'argomento consigliamo la lettura e la diffusione dell'ultimo articolo di Agire Ora sull'argomento - visionabile qui.
E cogliamo l'occasione per parlare di detersivi, che siano vegan, cruelty free, efficaci e delicati: una scelta consapevole, per i capi che laviamo, per noi che li indossiamo, per l'ambiente.
In primis ricordiamo di controllare sempre che la marca d'interesse sia realmente certificata/autocertificata cruelty-free (non mancano i bollini pseudo tali). Sull'argomento consigliamo la lettura e la diffusione dell'ultimo articolo di Agire Ora sull'argomento - visionabile qui.
Per le aziende italiane le liste di riferimento sul web sono LAV e VIVO. Per le estere sono Cruelty Free International (ex BUAV) e Leaping Bunny (CCIC). Da visionare frequentemente per essere sempre aggiornati sulle nuove adesioni ed eventuali uscite.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che non tutte le aziende certificate utilizzano il logo ufficiale "Leaping Bunny" sulle confezioni (Pierpaoli per esempio non lo usa più - spiegazione aziendale visionabile nei commenti di questo post su facebook), e quelle autocertificate non sono autorizzate a farlo. Senza controllare le liste si potrebbe pensare, erroneamente, che certi prodotti vadano evitati.
Ed ecco la nostra selezione di aziende che al momento hanno le carte in regola (per ovvi motivi tralasciamo le marche estere non distribuite in Italia). Parliamo naturalmente di detersivi a basso impatto ambientale e privi di ingredienti di origine animale. Il tutto in ordine alfabetico e, teniamo a ribadirlo, valido in data odierna.
- Sanecovit: azienda passata dalla certificazione all'autocertificazione nel 2015, lista VIVO.
Linea propria Eco Blu + linea Ecor conto terzi. Entrambe reperibili nei negozi NaturaSì su strada (nei negozi i detersivi Ecor sono disponibili anche alla spina) e sul sito - Eco Blu qui, Ecor qui. Punti vendita visionabili qui.
Nota: l'e-commerce ufficiale Sanecovit non è più online da qualche tempo ma avvisano che la vendita dei loro prodotti (cosmetici compresi) è stata affidata al partner online La Bottega Eco&Logica - Eco Blu qui.
- Allegro Natura: azienda certificata LAV.
Linee Allegro Natura e BioErmi. Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada.
- Argital: azienda certificata LAV.
Linea Biolavo. Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada. Punti vendita visionabili qui.
Nota: in passato i prodotti vegan dell'azienda aderivano a VeganOk (attualmente hanno unicamente la certificazione Vegan di ICEA - abbiamo avuto conferma tramite telefono) ed è possibile che sul mercato circolino ancora dei vecchi flaconi con il relativo bollino.
Linee Allegro Natura e BioErmi. Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada.
- Argital: azienda certificata LAV.
Linea Biolavo. Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada. Punti vendita visionabili qui.
Nota: in passato i prodotti vegan dell'azienda aderivano a VeganOk (attualmente hanno unicamente la certificazione Vegan di ICEA - abbiamo avuto conferma tramite telefono) ed è possibile che sul mercato circolino ancora dei vecchi flaconi con il relativo bollino.
- Ecover: azienda belga certificata Cruelty Free International (ex BUAV).
Marca distribuita anche in Italia. I prodotti sono reperibili nei negozi eco-bio su strada e sul web.
Marca distribuita anche in Italia. I prodotti sono reperibili nei negozi eco-bio su strada e sul web.
- Helan: azienda certificata LAV.
Linea Bollicine per bambini. Reperibile nei negozi eco-bio su strada e sul web. Punti vendita visionabili qui.
Linea Bollicine per bambini. Reperibile nei negozi eco-bio su strada e sul web. Punti vendita visionabili qui.
- La Saponaria: azienda autocertificata, lista VIVO.
Linea Bluaria. Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada. Punti vendita visionabili qui.
Linea Bluaria. Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada. Punti vendita visionabili qui.
- Pierpaoli: azienda certificata LAV.
6 linee in produzione al momento, di cui 5 (Eco di Casa, Ecosì, Folia, Ekos, Verde Officina) reperibili nei negozi eco-bio e/o nella grande distribuzione + una (Talybe) realizzata per Liberomondo e reperibile nelle botteghe equo-solidali. Indicazioni sulla distribuzione visionabili sul sito qui e qui.
6 linee in produzione al momento, di cui 5 (Eco di Casa, Ecosì, Folia, Ekos, Verde Officina) reperibili nei negozi eco-bio e/o nella grande distribuzione + una (Talybe) realizzata per Liberomondo e reperibile nelle botteghe equo-solidali. Indicazioni sulla distribuzione visionabili sul sito qui e qui.
- Sanecovit: azienda passata dalla certificazione all'autocertificazione nel 2015, lista VIVO.
Linea propria Eco Blu + linea Ecor conto terzi. Entrambe reperibili nei negozi NaturaSì su strada (nei negozi i detersivi Ecor sono disponibili anche alla spina) e sul sito - Eco Blu qui, Ecor qui. Punti vendita visionabili qui.
Nota: l'e-commerce ufficiale Sanecovit non è più online da qualche tempo ma avvisano che la vendita dei loro prodotti (cosmetici compresi) è stata affidata al partner online La Bottega Eco&Logica - Eco Blu qui.
- Verdevero: azienda Higen certificata LAV.
Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada. Punti vendita visionabili qui.
Vendita diretta sul sito aziendale e su altri e-shop + reperibilità su strada. Punti vendita visionabili qui.
Concludiamo segnalando due negozi online dove poter acquistare prodotti di diverse marche citate in un unico ordine (non tutte le altre marche proposte sono in lista cruelty-free).
- Su Macrolibrarsi troviamo: Allegro Natura, Biolavo, Eco Blu e Verdevero.
P.S. Grazie a Naturewatch scopriamo con dispiacere che la marca Ecover (e anche Method che era stata acquisita da Ecover qualche anno fa)) è stata acquistata da azienda non cruelty-free. Nonostante sia ancora nello standard Leaping Bunny, per noi è motivo valido per depennarla fino a nuovo ordine. Dettagli e lettera di protesta visionabili sul sul sito Naturwatch a questa pagina qui.
P.S. Grazie a Naturewatch scopriamo con dispiacere che la marca Ecover (e anche Method che era stata acquisita da Ecover qualche anno fa)) è stata acquistata da azienda non cruelty-free. Nonostante sia ancora nello standard Leaping Bunny, per noi è motivo valido per depennarla fino a nuovo ordine. Dettagli e lettera di protesta visionabili sul sul sito Naturwatch a questa pagina qui.
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